. Una nuova Vita .

Oasi EquiSogno

L’Oasi Equisogno nasce da una passione che accompagna me e la mia famiglia da sempre: l’amore per i cavalli. Ho avuto la fortuna di trascorrere la mia infanzia con due splendide compagne di avventure, le cavalle dei miei genitori e di trovare gioia, conforto e compagnia grazie a loro. Questa amicizia ha lasciato il segno e durante l’adolescenza e poi oltre, dopo aver dovuto salutare Danka e Morgana, ho provato a riavvicinarmi ai cavalli, frequentando maneggi e scuderie. Purtroppo questi luoghi mi trasmettevano un profondo senso di tristezza per la vita dei cavalli che li abitavano, mi opprimeva la loro mancanza di libertà, la solitudine, l’assenza di relazioni tra simili e di rapporti di qualità inter specie: i cavalli erano mezzi, rimanevano nel loro box fino a che non venivano strigliati frettolosamente, nella migliore delle ipotesi, montati, per poi ritornare nel loro spazio. Puntualmente fuggivo da questi posti sperando sempre di incontrare delle realtà più rispettose dell’autentica natura dei cavalli e che rispondessero alle loro esigenze di libertà e socialità.
La vita scorreva, ma come una vena d’acqua sotterranea quell’amore e quella riconoscenza nei confronti dei cavalli fluiva dentro di me fino a che il richiamo è diventato così forte da doverlo assecondare, un po' come quando nella vita si vivono quelle specie di intuizioni, di scintille vitali che ci indicano la direzione da prendere. Ho iniziato a studiare e partecipare a corsi di formazione di etologia, psicologia equina, di gestione naturale per respirare nuovamente quel mondo, esperienze che mi hanno fatto sentire meno sola, meno fuori dal coro. Una consapevolezza diversa rispetto alla tradizione equestre e una gestione naturale si stavano sviluppando.
Sono un’insegnante ed un’educatrice socio – pedagogica, mi occupo di shiatsu e reiki e ho sempre avuto una propensione oltre che per gli animali per le persone. Ho trovato una risposta a queste attitudini negli Interventi assistiti con gli animali (IAA) e nel tempo sono diventata Coadiutore del cavallo e Responsabile di Progetto e Referente di Intervento negli EAA, ho lavorato con persone e cavalli, ma ancora qualcosa mancava: un luogo in cui poter ospitare dei cavalli di cui prendermi cura e a cui garantire felicità.
Vivo in campagna nella casa della mia infanzia e dopo molti viaggi per un lavoro che mi portava spesso lontana, sono tornata qui circa un paio di anni fa. Di fianco a casa mia c’è un grande campo che guardavo fin da piccola, quello era il campo proibito, non ci si poteva andare a giocare perché i padroni non volevano e le volte che le cavalle erano sconfinate nonostante per noi e per loro fosse stata una gioia, erano stati problemi. In questi due anni ho immaginato su questo prato cavalli liberi, pensavo che sarebbe stato un posto ideale per dar vita al mio sogno.
Per una serie di coincidenze che a me piace definire magiche, dopo circa 50 anni il campo di fianco casa che avevano provato a comprare i miei nonni e poi la mia famiglia, venne messo in vendita e subito mia madre Sonia l’ha acquistato. In pochi giorni grazie a mio padre Bruno ed al mio compagno Enrico abbiamo allestito la capannina e un grande recinto. Dopo due settimane su quel campo c’erano Joej, Romina, Margherita e Viola.
Da tempo seguivo l’associazione Anima Equina Onlus e l’idea era, quando ci fossero state le condizioni, di accogliere cavalli in difficoltà. Questa famiglia di cavalli, di proprietà dell’associazione, composta da mamma, papà e due puledre mi aveva colpito e nel giro di pochi giorni sono andata a prenderli, senza mai averli incontrati prima. Devo dire che tra le scelte fatte di pancia e un po’ incoscientemente nella mia vita, questa è senza dubbio la più meravigliosa.
Il progetto che sto costruendo con la mia famiglia è quello di creare un luogo in cui i cavalli possano vivere felici, aperto alle persone che possano provare gioia alla vista della loro felicità, che possano goderne o riacquistare serenità grazie alla relazione con loro, una relazione che consenta ai cavalli di essere se stessi con le proprie peculiarità caratteriali e liberi di scegliere la misura in cui rapportarsi con le persone che vorranno conoscerli. Educando le persone ad osservarne i segnali, i movimenti per poter comunicare con loro al meglio.
Un luogo in cui ogni persona e animale ha un’identità preziosa e unica.
Un luogo aperto e accogliente, dove promuovere una conoscenza profonda del benessere equino.
Un posto in cui adulti e bambini possano entrare in contatto con la natura e stare bene, grazie alla semplicità e a ritmi lenti.
un luogo in cui si possono fare i compiti all’aperto e poi merenda osservando gli animali.